L’ultima spiaggia

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Evra84
view post Posted on 20/4/2015, 21:08




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Interpreti:

Gregory Peck, Anthoony Perkins, Fred Asteire, Ava Gardner,

Questo film, girato naturalmente in bianco e nero, racconta la storia di una paura che fa parte dei nostri ricordi.

Infatti questo film, girato nel 1959, racconta un evento post apocalittico di poco successivo la terza guerra mondiale, quella più pesante quella con meno morti al fronte ma moltissimi di più a casa: La guerra atomica. Le superpotenze hanno lanciato un attacco termonucleare e tutto, o quasi, è stato distrutto; ci sono ancora delle sacche di vita umana nella parte più meridionale della terra anche se, il fallout radioattivo trasportato dai venti sta distruggendo anche quelle terre.

Al capitano di vascello (Gregory Peck) sta per essere affidata una missione di vitale importanza che racchiude le speranze di tutta l’umanità rimasta. Al comando del suo sottomarino nucleare lo USS Sawfish deve controllare se la teoria di alcuni scienziati è fondata; la stessa riporta che al polo nord le radiazioni dovrebbero essere molto più basse in relazione alle zone in cui sono avvenute le esplosioni. Per questo compito gli viene affiancato un giovane tenente di vascello esperto in sistemi nucleari e alcuni scienziati. Poco prima della partenza al comando cominciano a ricevere dei segnali in codice morse, anche se di senso intellegibile, il solo fatto che vengano trasmessi è fonte di speranza in quanto può essere un bambino o una persona che non conosce il codice ma sta trasmettendo solo per attirare l’attenzione. Al comandante Tower viene affidato anche il compito di verificare la fonte di questa trasmissione. Il continuo del film racconta le speranze del giovane tenente con un figlio piccolo, di sua moglie che non si riesce a rendere conto della fine imminente, e della signora Moira Davidson che si innamora del comandante: un amore perduto perché il comandate anche se ormai solo vede solo la sua famiglia.

La spedizione si rivela un fallimento: al polo nord le radiazioni sono più alte di come ci si aspettava; si dirigono quindi verso il segnale radio, arrivati a destinazione viene fatto scendere un uomo con una tuta protettiva per andare a controllare, amara è la delusione quando nella solitudine più completa trova il telegrafo con una bottiglia di coca cola incastrata tra la tendina di una finestra e il tasto dello stesso fatto dispettosamente muovere dal vento. Ripartono quindi per il viaggio di ritorno, una volta arrivato il capitano viene promosso ad ammiraglio e a comandante in capo di tutte le forze navali americane in quanto ultimo sopravvissuto.

Nella città intanto, vengono distribuite dosi di veleno per evitare di soffrire quando arriverà il momento di morire.

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Frasi celebri: "chi credette di poter mantenere la pace affidando la nostra difesa ad armi il cui utilizzo sarebbe stato un suicidio"

COMMENTO PERSONALE:
Trovo che sia un film affascinante e pieno di sentimento, mi sento però di esprimere il mio personale giudizio negativo su alcune questioni:

Voto 4 alla recitazione e alla figura della moglie del tenente, una donna giovane e irrazionale che stona nella storia.

Voto 4 all’addio del comandante alla signora Moira, l’amore anche se solo per un’attimo ha il diritto di essere vissuto.

Voto 0 (zero) alla conclusione finale del film, non credo negli scenari apocalittici, la speranza e la vita non devono mai morire.

Voto 4 all’Humor nero dell’ammiraglio Bridie
 
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